Esiste un detto storico che sostiene fermamente che quei popoli propensi a mangiare pepato siano destinati a essere dei rivoluzionari. Vero o non vero che sia, perché alla fine i gusti gastronomici sono personali e non per forza portano a gesti quasi estremi, è però lecito ritenere che le spezie & co. sappiano dare quel tocco di varietà in più a un piatto. E anche a un cocktail. Pepe, erbe, frutta e verdura liofilizzata, sono diventati ingredienti vincenti in molti long drink e si propongono di assurgere a ruolo di protagonisti in un contesto di bere miscelato che ha l’obiettivo di conquistare il palato del cocktail lover alla ricerca di nuove esperienze organolettiche.

Italpepe, in quest’ottica, è tra i promotori principali di questo movimento indirizzato a conquistare il bancone dei cocktail bar, mettendo a disposizione una ricca offerta di prodotti. L’azienda romana che, dal 1969, vanta una produzione di materie prime, ha individuato nella mixology un settore strategico con cui siglare partnership innovative. E, perché no, anche rivoluzionarlo a livello di gusto aprendo le strade verso esperienze di consumo uniche e speciali. I variegati toni siano essi speziati, erbacei e fruttati, a contatto con spirit e liquori aggiungono al blend contenuto nel bicchiere piacevoli e pungenti note calde e sensuali. Note che, in altre parole, hanno la capacità di suscitare profonde emozioni al consumatore che, sorso dopo sorso, lascia che il palato sia amabilmente stuzzicato e sollecitato.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, i titolari di Italpepe hanno deciso di affidarsi all’expertise professionale di uno dei più apprezzati bartender sulla piazza italiana. La scelta è, quindi, ricaduta su Cristian Lodi, che esattamente da dieci anni è proprietario e lavora in pianta stabile dietro il bancone del locale Milord di Milano (inaugurato, appunto, l’11 luglio del 2013), attività che svolge in parallelo a quella di affermato consulente e formatore professionale sempre nel settore della mixology.

Dalla sua creatività di alchimista del gusto e dei sapori, è quindi nata un drink list che ha coinvolto Campari Academy. La scuola di formazione della multinazionale milanese ha fornito una sua lista di prodotto per la realizzazione dei drink. In tutto sette signature firmate dal mixologist meneghino, che spaziano lungo un percorso ricco di sfumature organolettiche. Sette proposte diverse tra loro, in maniera tale da di attrarre un pubblico quanto più possibile variegato e trasversale e, al tempo stesso, attento a cogliere ogni singola peculiarità del cocktail. Bitter, gin, rum, tequila whisky, cordiali, toniche…Lodi ha lavorato di fino, con metodo sartoriale, andando ad amalgamare ingredienti solo a prima vista in contrasto tra loro. Un gioco in cui sentori e toni diversi si attraggono, si amalgamo e creano l’essenza per una bevuta piacevole. “Sono profondamente legato a ognuno di questi cocktail che hanno una propria storia – ha dichiarato Lodi –. Mi sono lasciato guidare da quelle sensazioni emotive che caratterizzano e suscitano al palato le spezie Italpepe. Questa mia drink list riflette un concetto di versatilità del gusto, dialoga con un pubblico eterogeneo, e si compone di ricette che possono coprire i principali momenti di consumo della giornata, dall’aperitivo fino al dopo cena”.